Gentilezza: oggi più che mai abbiamo bisogno

Gentilezza: oggi più che mai abbiamo bisogno

Sembra che la nostra società non abbia più tempo per la gentilezza. La frenesia quotidiana, lo stress, un costante clima di incertezza. 

La situazione attuale non aiuta tra la pandemia, con la quale conviviamo da ormai troppo tempo, e la recente e terribile guerra che siamo costretti ad assistere con impotenza, dolore e incredulità. 

È difficile se non impossibile non farsi influenzare. Vivere in un contesto così incerto, può portarci ad assumere atteggiamenti negativi verso gli altri. Tuttavia, è proprio nei momenti così bui che la gentilezza può salvarci. A confermarlo c’è anche la scienza.

Che cos’è la gentilezza? 

La gentilezza può assumere diversi significati e anche sui vocabolari possiamo leggerne diversi. 

Una delle definizioni forse più belle e poetiche è quella proposta da Treccani: Nobiltà, sia ereditaria sia (secondo l’interpretazione degli stilnovisti) acquisita con l’esercizio della virtù e con l’elevatezza dei sentimenti. 

Essere gentili a volte perde di significato. Siamo spesso portati a ritenere che si tratti di una semplice forma di cortesia da mantenere, quasi per obbligo, in alcuni contesti.  Il più delle volte si è gentili solo per ottenere qualcosa in cambio. 

La gentilezza però è ben altro. È un sentimento. Dalla gentilezza passa la cura di sé e degli altri. È un atteggiamento che produce benefici sia a chi la riceve che a chi la offre

  • sorridere
  • ringraziare
  • offrire il proprio aiuto 
  • rendersi disponibili senza doppi fini. 

Sono piccoli e semplici gesti di empatia, in grado di rivoluzionare il mondo interiore. 

Perché fa bene essere gentili?

Praticare la gentilezza vuol dire iniziare dai piccoli gesti quotidiani. È dimostrato che anche una piccola attenzione in più verso l’altro ci fa sentire meglio. 

Secondo uno studio del National Institute on Aging di Baltimora, le persone gentili sono meno soggette a ictus e infarti e si sentono anche molto più felici! 

Ogni volta che compiamo un gesto gentile nei confronti di qualcuno, aumenta produzione del cosiddetto ormone della felicità. Ci sentiamo appagati, i livelli di stress e ansia si abbassano. 

In ogni situazione, in ogni periodo storico, per quanto triste sia, la gentilezza crea coesione tra le persone, permette di vivere sereni e di apprezzare quello che abbiamo.

I vantaggi della gentilezza nella vita di tutti i giorni 

Oltre ai vantaggi per la salute, la gentilezzaci aiuta anche nel lavoro e nella vita di tutti i giorni. 

Lungi dall’essere considerate vulnerabili, le persone gentili sono più apprezzate anche sul lavoro e molto spesso sono loro ad essere scelte ai colloqui. 

Questo perché la gentilezza è una forma di intelligenza e amore, è contagiosa, crea benessere e positività. 

Anche tra le mura domestiche, la gentilezza fa bene a tutta la famiglia, cresce figli sani, empatici e forti, in grado di far fronte alle sfide quotidiane. 

Basta poco per essere gentili 

Che cosa possiamo fare per essere più gentili? 

  • Sorridere quando incrociamo lo sguardo di qualcuno, 
  • Aiutare una persona cara in una piccola occupazione quotidiana, 
  • Donare qualcosa a chi ne ha bisogno, 
  • Mettere da parte il risentimento,
  • Non alzare la voce,
  • Immedesimarsi nell’altro.

Basta davvero poco, l’etichetta della “persona gentile” perfetta non esiste. 

In conclusione, è bene ricordarsi che gentilezza non passa mai inosservata.  

È un atto di umanità e di gratitudine che ognuno di noi può praticare ogni giorno, più volte al giorno. 

Presto ti accorgerai che è contagiosa, inizierai ad avvertire un clima più disteso e accogliente sia all’interno delle mura domestiche sia in tutti luoghi dove trascorri la tua giornata. 

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